Per rispondere adeguatamente al quesito occorre partire da due presupposti e due considerazioni.
Presupponendo che:
-la qualità del collegamento internet tra studente ed insegnante sia soddisfacente;
-l’insegnante abbia a propria disposizione una strumentazione professionale, adeguata a ricevere in maniera ottimale il segnale audio in arrivo;
e considerati i seguenti limiti:
-la qualità amatoriale/semi-professionale della strumentazione utilizzata dallo studente per trasmettere il segnale audio;
–il processo di compressione/alterazione del segnale da parte della piattaforma di videochiamata;
l’insegnante dovrebbe ciònonostante essere in grado di percepire e valutare i seguenti fondamentali elementi:
1) La precisione dell’intonazione.
Riesce a riconoscere se l’emissione sia tendenzialmente calante o crescente?
2) L’equilibrio fonatorio.
Riesce a percepire se la fonazione sia bilanciata, ariosa o pressata?
3) Il meccanismo laringeo.
Riesce a stabilire se un’emissione sia M1 dominante, in “MIX”, o M2 dominante?
4) La purezza delle vocali.
Riesce ad identificare se una vocale rimanga inalterata, se venga lievemente distorta o completamente trasformata in un’altra?
5) Il grado di stabilità laringea.
Riesce ad identificare se l’emissione sia accompagnata da una posizione laringea alta, media o bassa?
6) Il tipo di dinamica utilizzato.
Riesce ad identificare se un’emissione sia in PP, in P, in MP, in MF, in F, in FF?
7) Il grado di omogeneità della pressione sottoglottica.
Riesce a percepire eventuali differenze di volume dell’emissione?
8) Il grado di coinvolgimento della muscolatura estrinseca.
Può, affidandosi al dato acustico e a quello visivo, riconoscere la qualità di un suono che manifesti tensioni interferenti al livello della muscolatura extra-laringea?
Alla luce dei punti sopra esposti si rende a mio giudizio plausibile considerare l’idea che, nonostante l’assenza di una perfetta qualità estetica del suono dovuta ai limiti del mezzo tecnologico, gli otto elementi sopra elencati possano comunque fornire pieno accesso alla possibilità di comprendere la qualità della funzione vocale espressa dallo studente, consegnando di fatto all’insegnante dati più che sufficienti per stabilirne il grado di libertà e di efficienza.
Di conseguenza, la risposta affermativa alla maggiorparte dei quesiti sopra menzionati renderebbe in linea di principio assolutamente possibile insegnare canto online.
E’ tuttavia doveroso specificare che, sebbene la disponibilità di tali elementi renda di fatto possibile l’insegnamento del canto online, tale possibilità è condizione necessaria ma non assoluta per poterne stabilire l’efficacia.
Essa è difatti legata esclusivamente alla capacità individuale dell’insegnante che, per essere all’altezza del ruolo nel contesto dell’insegnamento online, oltre ad una fine capacità di ascolto funzionale e di valutazione diagnostica del dato acustico, dovrebbe possedere un’altrettanto adeguata capacità di prescrivere opportuni esercizi correttivi, ispirati da criteri logici e non casuali.
Va inoltre precisato che qualora il metodo solitamente utilizzato dall’insegnante per raggiungere uno specifico risultato tecnico richieda la necessità del contatto fisico con lo studente, il limite tecnologico si manifesterà in tutta la propria evidenza.
Qualora il metodo invece non presupponga l’esigenza di alcun contatto fisico, allora il limite reale sarà nuovamente rappresentato dalla capacità dell’insegnante di saper prescrivere i vocalizzi più efficaci.
E’ importante considerare infine che i vocalizzi costruiti combinando opportunamente elementi quali:
-vocali,
-consonanti,
-dinamiche,
-scale con specifiche altezze tonali di partenza e di arrivo e specifiche modulazioni,
siano di per sè strumenti pienamente già capaci di condizionare indirettamente e funzionalmente la coordinazione muscolare dello studente verso la via desiderata, senza che alcun bisogno di contatto fisico ne debba garantire il successo.
Le considerazioni esposte sono il frutto di un’esperienza di insegnamento online che abbraccia oltre una decade e migliaia di ore di formazione di cantanti ed insegnanti di canto.
Sono stato uno dei primi insegnanti nel nostro paese ad adottare questa modalità di apprendimento e di insegnamento.
I miei mentori, Seth Riggs ed i suoi associati Master Teacher, fin dagli anni 90 sono stati i pionieri dell’insegnamento a distanza e, da allora, ovunque nel mondo, si continuano a trarre grandi benefici dalle lezioni a distanza.
Dal 2019 assieme ad un meraviglioso team di colleghi ho il privilegio di formare, seguire, esaminare, certificare, centinaia di insegnanti dell’Institute for Vocal Advancement (IVA) sparsi in tutto il mondo, che sia in modalità dal vivo che online, partendo dai dati acustici e visivi a loro disposizione e guidati alla loro interpretazione in chiave funzionale, imparano a riconoscere la presenza o meno di equilibrio vocale, diagnosticandone rapidamente le cause e prescrivendo i più efficaci strumenti correttivi necessari per ottenere i risultati sperati.
Roberto delli Carri
Voice Trainer, Master Teacher IVA, Autore del libro “iMIX. La tecnica vocale secondo la didattica del MIX”.